Sharpei, Sampei, Scarpei…chi? Stiamo parlando del cane Shar pei! Ecco il secondo appuntamento con le razze dei cani da conoscere, dopo avervi parlato del volpino.
Lo shar pei appartiene alla classificazione ENCI dei Molossidi, nel gruppo 2 ed è famoso per le sue rughe e pieghe.
Origini
Ha origini molto antiche e la sua patria natale è la Cina meridionale. Le sue prime apparizioni vengono fatte risalire fino al II secolo a.C., come cane da guerra, da caccia al cinghiale e da guardia: un cane per tutti gli usi, sfruttato per la sua mole.
Durante le grandi carestie alimentari è diventato -anche lui, purtroppo- una delle poche fonti di cibo dei contadini cinesi, tra il 1300 e il 1600 e poi in seguito durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale. Questo spiega la mutazione di alcune caratteristiche del cane e della sua scarsa diffusione nel secondo dopoguerra, con la conseguente nomea di “cane più costoso del mondo” nel Guinness dei primati del 1976.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale i pochi esemplari rimasti vengono utilizzati come cani per combattimenti privati e viene esportato negli Stati Uniti come razza da salvare: proprio per questo motivo gli allevatori americani iniziano a selezionare esemplari dal mantello sempre più plissettato di rughe, dal sapore esotico ed originale.
Inizialmente lo shar pei aveva un mantello rugoso solo da cucciolo, per poi perdere completamente la piegatura. Ad oggi, infatti viene accettato un cane adulto con testa rugosa, pieghe sul collo e corpo liscio.
Colore del manto e altre caratteristiche del pelo
Il colore deriva direttamente dal nome “shar pei”, composto da due ideogrammi cinesi che significano letteralmente “pelle di sabbia“, il colore originale. Sono ammessi come standard di razza colori unici dal nero al fulvo, le varianti diluite da cioccolato a crema, lilac e blue, tranne il bianco. Importante è sottolineare che non possono esistere macchiati con due o più colori.
Il pelo raso è la caratteristica fondamentale dello shar pei, sin dalle origini. Alcuni scritti antichi confermano che il pelo deve essere morbido al tatto, ma se accarezzato contropelo sia ruvido.
Qualche problemino e falsi miti
Gli allevatori americani hanno accentuato la loro rugosità (e pucciosità!) ma il troppo stroppia, è risaputo. Sono facilmente soggetti ad eritemi e malattie della pelle e se il vostro cane sarà sfortunatamente troppo rugoso, le pieghe della pelle necessiteranno di un guanto in gomma per evitare accumuli di sporcizia e altri problemi.
Un falso mito è quello dell’operazione agli occhi: non è vero che tutti gli esemplari necessitano di farla. Questa operazione dipende dal prolasso delle palpebre superiori, chiamato entropion, tuttavia, poichè è genetica, è da tempo sconsigliato far riprodurre i soggetti che ne sono affetti.
Indole ed attitudini dello shar pei
Se c’è un lato assolutamente puccioso è quello del carattere! Sono cani estremamente affettuosi e pacifici, ma anche pronti all’azione quando li si invita a giocare ed essere attivi. Difficilmente attaccano briga con altri cani, sono anzi spesso pronti al gioco. Con gli umani sono molto pazienti, specialmente con gli umani più piccolini!
È quindi un cane estremamente affettuoso, attento ai propri padroni umani e con un grande senso della famiglia. La sua lealtà è indiscutibile e anzi, spesso diventa una piccola ombra dal quale diventa difficile separarsi.
Curiosità
- La lingua, come per i vicini (di origine!) Chow Chow è blu.
- Russa da morire! Non stiamo scherzando, sembra un piccola locomotiva…attenzione se vi piace dormire con il cane sul letto.
- Quando vuole attirare la vostra attenzione…grugnisce! Sì abbiamo capito: è un cane che sa il fatto suo.
Tutti i precisi standard di razza e indicazioni ENCI le trovate qui!
In tema di regali di Natale, mentre cercavo informazioni in rete ho incontrato un bellissimo regalo per chi possiede uno shar pei: My Dog’s Life Scrapbook and Journal, un diario quotidiano per tenere traccia delle imprese, della salute e dell’alimentazione di questi amici pucciosi!