Qualche settimana fa ho avuto una giornata pesante, come capitano ogni tanto. Che fare? Sono andata dritta dritta alla mia libreria di Padova preferita: Lìbrati, la libreria delle donne. Lì mi sono fatta consigliare dalle mie amiche libraie Ilaria e Laura, che conoscono tantissimi libri e non sbagliano mai nel dare suggerimenti, e sono tornata a casa con il romanzo Cani selvaggi, della scrittrice Helen Humphreys.
Allora vivevo così. Per me essere selvaggia significava proprio questo: gettarmi senza riserve dentro qualcosa, verso qualcosa, lasciandomi coinvolgere, ma senza cedere del tutto.
La filosofia del libro
Un libro struggente e commovente, che affronta tantissime tematiche interessanti tra umani, affiancato dal rapporto con i cani. In un angolo sperduto del mondo, un paesino vede il proprio tranquillo equilibrio sconvolgersi a causa della chiusura di un mobilificio: le figure più “deboli” della catena, bambini, donne single, persone con squilibri mentali e cani fanno le spese di quell’atmosfera così opprimente, dove chi vince sembra essere il più violento e crudele.
In tutto questo alcuni cani decidono di tornare nel bosco, di abbandonare il loro branco e diventare cani selvaggi. Sei umani si incontrano ogni sera ai confini del bosco e li aspettano fedelmente, mentre si raccontano e aprono le loro debolezze in quella specie di terapia di analisi collettiva. L’amore regna sovrano, quasi nascosto da un’atmosfera cupa, ma sempre presente in ogni dettaglio. L’amore di una bambina per la vita, di un pazzo per la morte, di una donna per un’altra donna, di un bambino per la madre, di tutti questi umani per i loro cani selvaggi.
Jaime ha tredici anni. Il suo cane si chiama Scott. “Pit Bull” mi dice prima che glielo chieda. “Il mio patrigno”. Perchè è così che raccontiamo le nostre storie. Il nostro nome. Il nome del cane. La razza. Chi ha cacciato il cane.
I capitoli
Il libro si suddivide in varie parti, raccontate ciascuna da un diverso personaggio in prima persona. In alcuni casi vengono ripercorse medesime scene da diversi punti di vista, in un’intrecciarsi di segreti e pensieri. Alice è certamente la protagonista indiscussa, che racconta la maggior parte del libro. Tuttavia Helen Humphreys lascia voce anche a personaggi che passano fugacemente, attribuendo loro un ruolo chiave per dipanare i misteri che si celano dietro alla fuga nel bosco di questi cani selvaggi.
Consiglio questo libro…
A chi cerca un libro per evadere un pomeriggio dal mondo. A chi ama la libertà. A chi ama i cani. Cani selvaggi è il classico libro che non avrei preso in considerazione quel giorno: stavo cercando tutt’altro, ma poi consigliata nel modo giusto, mi sono soffermata su di lui. Sono felice di averlo nella mia libreria e penso sia un romanzo che vada letto più di una volta, con fazzolettini alla mano (io vi avviso eh).
Dove trovarlo
Se siete di Padova fate un salto da Lìbrati. Alla libreria delle donne si trovano solo testi scritti da donne: è importante trovare uno spazio per sè, sia esso tra le pagine di un libro o nella libreria stessa! Altrimenti lo trovate anche su Amazon.it.