Sabato 22 Ottobre 2016 siamo stati in gita a Piacenza, a visitare il Petsfestival 2016 la fiera degli animali da compagnia. Si articolava in 3 diversi padiglioni e toccava svariate aree tematiche, tutte molto pucciose: un’area dedicata ai cani, con esibizione di disc dog e numerosi allevamenti presenti; un’area gatti dove scoprire di più su alcune razze particolari; un’area centrale dedicata ai piccoli animali da compagnia come conigli e roditori, assieme all’area rettili, a tratti per noi un po’ inquietante; infine un’area dedicata al mondo acquatico, uno spazio verde e un’enorme area dedicata ai cavalli e al mondo western.
Con 300 espositori nutrivamo grandi aspettative: sono state rispettate? Prima di tutto vi lasciamo il video che racconta la nostra giornata 🙂
I pro di Petsfestival 2016
La fiera era piena di animali in esposizione: per chi adora gli animali pucciosi era decisamente il posto adatto! Inoltre erano presenti anche animali non sempre comuni, anche se adatti alla vita domestica, come i furetti e i ricci. Una buona occasione per acculturarsi sulle esigenze di tutti gli animali e fare nuove scoperte.
Inoltre erano presenti anche tante associazioni che si occupano di recuperare cani abbandonati di razza: Border Collie Rescue Italia, Sos Levrieri Onlus e Passione San Bernardo Rescue Italia.
Sapete che abbiamo scelto di non occuparci di alimentazione in modo diretto qui sul sito. Tuttavia nel privato siamo convinti sostenitori di dieta casalinga e barf e abbiamo apprezzato molto la scoperta di Passion & Profession. Si tratta di un’azienda che fornisce alimenti naturali e crudi, sotto forma di barrette già dosate. Vengono conservati nel modo migliore: senza additivi artificiali, tramite surgelazione.
Una piacevole scoperta riguarda anche il mondo della toelettatura: avendo un cane completamente bianco e con il pelo lungo è sempre una nota dolente per me parlare di shampoo. Sarei curiosa di provare i prodotti professionali di Invidia Italia, che hanno un packaging molto elegante e soprattutto una linea molto vasta, tra cui uno shampoo per cani bianchi!
Il Pet design che ci è piaciuto
Per quanto riguarda il pet design vero e proprio abbiamo incontrato con piacere Laura di Switchdog e finalmente conosciuto il suo cagnolino Wally! Ci siamo anche innamorati di Bau Barù, che confeziona cucce artigianali davvero eleganti, che però vengono vendute solo in pochi negozi selezionati.
Un altro brand che ci è piaciuto molto è My Family: un’azienda che unisce l’amore per i cani alla tradizione orafa di Valenza, dove ha sede e che produce medagliette di lusso, in tantissime collezioni.
Per finire sul fronte animali a quattro zampe ci è piaciuto molto anche lo stand di Bimar: come ci ha spiegato il CEO Edoardo Brianzi, si tratta di un’azienda che ha applicato le tecnologie degli elettrodomestici alla vita quotidiana degli animali domestici. Discorso assolutamente da approfondire!
Per quanto riguarda il mondo degli acquari abbiamo trovato delle piacevoli novità: da appassionata di acquari marini (sono così belli da vedere e rilassanti da accudire), ho notato subito Gaia, azienda che realizza a mano acquari di design e altamente tecnologici. Un’altra visita interessante è stata quella allo stand di Tetra, che ha presentato alcune novità in fatto di acquari da tavolo, con cascate integrate e luci soffuse molto eleganti.
I contro di Petsfestival 2016
Non tutte le nostre aspettative sono state rispettate, anzi. Siamo rimasti un po’ delusi dall’atmosfera complessiva della fiera, piena di stand che vendevano animali direttamente e tenuti in spazi troppo ristretti. Secondo noi è fondamentale garantire degli spazi minimi per gli animali, specialmente in situazioni di forte stress come una fiera così affollata.
Il contrasto tra allevatori che illustravano le razze, mostravano i campioni e accettavano prenotazioni per le cucciolate e gli stand con gabbie e recinti con troppi animali (e alcuni anche troppo piccoli) è stato molto forte.
Un’altra nota dolente riguarda la presenza stessa di alcuni brand: le fiere sono importanti per conoscere nuove realtà e così è stato. Tuttavia ci aspettavamo una partecipazione più massiccia di brand di rilevanza internazionale, più adatti ad una fiera che si pone come la più importante d’Italia in questo settore.
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