Un luogo che attira da tantissimi anni grandi e piccoli è sicuramente il Parco delle Cornelle, un centro faunistico e di tutela delle specie minacciate. Si occupa di conservare in cattività e di reintrodurre nei luoghi d’origine specie animali che in natura sono estinte o a grave rischio di estinzione. Inoltre permette di conoscerle e osservarle da vicino, in grandi aree dedicate, nel rispetto della loro zona d’origine e necessità.
Si trova a Valbrembo dal 1981 e questo è proprio il suo 35° anniversario: ad oggi l’area occupata è pari a 126.000 mq!

Un pavone ci osserva dall’alto
Progetto EEP
Il parco aderisce ai programmi europei delle specie in pericolo (EEP, European Endangered species Programme), nato nel 1985 e a cui il Parco delle Cornelle ha aderito sin da subito, per moltissime specie animali che ospita.

Un tenerissimo wallaby prende il sole
Questi progetti sono coordinati dall’EAZA, l’Associazione europea degli zoo e degli acquari, che si occupa di seguire tutti gli animali di una determinata specie presenti nei parchi faunistici di tutta Europa. In questo modo si crea un database e un albero genealogico per tutti gli esemplari, per migliorare la linea genetica e poter reintrodurre nell’ambiente originario il maggior numero di animali possibile.

Una curiosa e dolcissima antilope
Gli animali
Il Parco delle Cornelle consta di circa 120 specie di animali provenienti da tutto il mondo! Sono mammiferi, volatili e rettili, ciascuno di loro inserito in un’ampia zona, aperta o chiusa, che ricrea il loro habitat naturale.

Il leopardo delle nevi si riposa su un albero
I mammiferi di grande fascino sono tantissimi: dal leopardo nebuloso, al leopardo delle nevi, passando per puma, orsi, canguri e tigri!
La tigre bianca e il leone bianco sono tra le specie più particolari ospitate dal parco!

Un orso bruno si gratta la schiena su un albero
Aree tematiche

Le rinoceronti Lara e Geraldine si riposano nell’area Savana
Vi sono alcune aree tematiche appositamente realizzate, quali: l’oasi dei ghepardi; la selva tropicale dove una passerella permette di osservare da vicino animali esotici; l’isola Aldabra, una serra tropicale che riprende il nome di un’isola dell’atollo delle Seychelles, dove sono ospitate le testuggini, la volpe volante e il geco, in una lussureggiante vegetazione tropicale! Infine vi è la Savana, un’area veramente grande, con punti panoramici, dove ammirare diversi tipi di animali come si incontrano nel loro luogo d’origine.

Nella serra Aldabra si trovano queste splendide tartarughe giganti delle Seychelles
I cuccioli

Un suricato e il suo piccolo
La primavera è uno dei periodi più indicati per una visita, perchè è molto più facile incontrare anche i cuccioli, sempre grande attrazione e fonte di pucciosità! Non tutti vengono esposti quotidianamente, ma noi abbiamo avuto la fortuna di osservarne alcuni: quando degli animali si riproducono in cattività è simbolo del loro benessere e della loro salute.

I dolcissimi piccoli di una coppia di Cicogne nell’area della Selva Tropicale

Il momento del pasto: il genitore nutre con amore i suoi piccoli
Come arrivare

I fenicotteri minori mentre riposano al sole
Auto
Il mezzo più comodo è certamente l’auto: il Parco delle Cornelle dispone di ampi parcheggi, anche ombreggiati, alla modica cifra di 3 € al giorno.
Autostrada A4 Milano – Venezia uscita al casello Dalmine. Proseguire sempre dritti in direzione Val Brembana. Dopo la località di Curno seguire le indicazioni per il Parco Faunistico Le Cornelle.
Treno e Autobus
Prendere il treno per Bergamo. Alla stazione prendere l’autobus n° 8 fino a Loreto e l’autobus n° 10 fino a Valbrembo. Nei giorni festivi da marzo a ottobre il n°10 arriva nel parcheggio del Parco.

Delle bellissime Gru coronate passeggiano per il loro parco
Servizi
Il Parco delle Cornelle dispone di tantissime e svariate aree ristoro, decisamente per tutti i gusti! Inoltre sul sito vi è l’elenco completo di tutte le riduzioni per l’ingresso; il biglietto intero costa 13 €.
L’unico appunto è che i cani non sono ammessi per ragioni veterinarie e di sicurezza.

Un pavone bianco gira libero, conscio del suo fascino