Lagotto Romagnolo, l’eterno cucciolo che ama il tartufo

Il lagotto romagnolo è un cane davvero puccioso, tuttavia non molto diffuso in Italia. Prima di tutto occorre chiarire una cosa: non è un barboncino! Sono molte le persone che confondono le due razze. Il lagotto è un lagotto: un cane da campagna e poco da salotto. Col suo musino squadrato, il suo naso da tartufi (letteralmente), il suo pelo riccio e il suo caratterino.

Il Lagotto Romagnolo, l'eterno cucciolo

©Peltrera | Un lagotto tira l’altro!

Storia

Il Lagotto romagnolo solo nei primi anni ’90 è stato riconosciuto come razza ufficiale dall’ENCI prima e dal FCI poi. Tuttavia cani dall’aspetto simile al Lagotto se ne trovano fin nei quadri del 1400 di pittori italiani come il Mantegna. Solo italiani, perchè come avrai intuito dal nome, il lagotto ha origini italiane al 100%: lagotto infatti, in dialetto romagnolo “can lagòt”, vuol dire “cane da acqua”. Che il lagotto sia un vero e proprio cane da acqua forse è impreciso. Sicuramente è un cane da lavoro, che oggi è conosciuto soprattutto per la sua abilità come cercatore di tartufi: si tratta dell’unica razza “da tartufo” del mondo.

Il Lagotto Romagnolo, l'eterno cucciolo

©Peltrera | Una delle straordinarie capacità dei lagotti è proprio di camminare sulle acque! (scherzo!)

Aspetto

Lo standard ci spiega che il Lagotto romagnolo è un “Cane di taglia da medio a piccola, ben proporzionato, potentemente costruito, di apparenza rustica, con un fitto mantello ricciuto di tessitura lanosa”. Si tratta di un cane “quadrato”, ossia deve essere alto quanto è lungo e viceversa. Il suo tartufo (naso del cane) lo ha reso famoso per i tartufi (quelli da mangiare).

Il pelo e la colorazione

Un cane semplice e riccioluto: i suoi peli servono per dargli quell’aspetto da peluche tutto da stroppicciare, ma soprattutto servono a proteggerlo da rovi e rami in caso di lavori nel bosco e si asciugano rapidamente. Inoltre non è soggetto a muta stagionale, ossia non perde grandi quantità di pelo in precisi periodi dell’anno. Ovviamente ha un ricambio, ma è ridotto al minimo e per questo alcuni lo considerano una razza adatta a chi soffre di allergie. Il pelo cresce continuamente e per questo motivo deve essere regolarmente tagliato per evitare la formazione di “rasta” e nodi.

Il Lagotto Romagnolo, l'eterno cucciolo

©Peltrera | Il pelo del Lagotto deve essere di circa 3/4 cm lungo tutto il corpo, tosato in maniera uniforme. Sulla testa può essere leggermente più lungo, ma non deve coprire gli occhi che devono sempre essere perfettamente visibili.

I colori ammessi sono: bianco sporco uniforme, bianco con macchie marroni, roano, marrone fegato uniforme, arancio unicolore e in varie combinazioni di tinte. Alcune macchie bianche possono presentarsi in fase di crescita.

Carattere

Il lagotto romagnolo è un cane che sa sviluppare un bellissimo sodalizio con i suoi umani. È sicuramente un cane in grado di fare compagnia, ma non è un cane “da compagnia”. Ama il divano (trovatemi un cane che lo disprezza), ma ha necessità di correre e fare lunghe passeggiate, possibilmente in campagna o in montagna. E’ un cane che non morde, tendenzialmente poco aggressivo e pronto a rispettare chiunque sia degno della sua fiducia.

Il Lagotto Romagnolo, l'eterno cucciolo

©Peltrera

La sua natura di cane da lavoro si esprime perfettamente nella sua voglia di giocare fino anche alla maturità e va incanalata e adeguatamente sfruttata. Se non siete appassionati di tartufi potete divertirvi con tante attività: agility, freestyle, disc dog, nuoto, obedience. Il lagotto romagnolo le adorerà tutte!

Adora anche socializzare e vivere in compagnia: non è sicuramente un cane da guardia. Un Lagotto tira l’altro, ma può vivere anche con razze di cani diverse e, se adeguatamente inseriti, anche con gatti.

Il Lagotto Romagnolo, l'eterno cucciolo

©Peltrera

Non solo Lagotto romagnolo! Questa è la 15esima puntata della rubrica “Conoscere le razze”.

Scopri tutte le puntate precedenti!

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