Come abbiamo già visto in un precedente articolo, nei paesi asiatici c’è molta attenzione nella realizzazione delle cat house. La cultura giapponese porta infatti a considerare le necessità di ogni membro della famiglia e a costruirci poi attorno un ambiente accogliente per tutti.
Lo studio d’architettura Key Operation ha realizzato questa splendida Cat House in un sobborgo residenziale di Tokyo
L’architetto Akira Koyama mentre progettava questa casa si è chiesto: se un gatto potesse parlare come desidererebbe la sua casa?
Noi rispondiamo che molto probabilmente assomiglierebbe al risultato che è stato ottenuto.
La casa è stata realizzata in un piccolo lotto di 7×12 metri e da in una piccola strada residenziale a senso unico.
Diverse stanze presentano numerosi ripiani e librerie, dalle quali un gatto può osservare tutto il mondo circostante. Sono inoltre stati realizzati dei fori per passare da un ambiente all’altro senza scomodare gli umani ad aprire le porte. In questo modo l’autonomia del gatto è garantita e non si rischia di lasciarlo isolato in qualche ambiente.
Inoltre in molte stanze sono stati realizzati dei tiragraffi sfruttando i pilastri della casa. In questo modo, senza avere in giro oggetti invasivi, si permette al gatto di farsi le unghie spesso e senza rovinare eventuali mobili.
Come si evince dalle foto, il legno la fa da padrone, contrastando con le pareti spesso colorate e vivaci.
La massima espressione di questo concept la si trova sulle scale: la libreria su due livelli in legno contrasta perfettamente con la scala in metallo rosa. Libreria ovviamente pensata anche come spazio adatto al componente felino della famiglia.
Questa cat house è una simbolica celebrazione delle moderne famiglie giapponesi: indipendenti e meno tradizionali. Ogni componente della famiglia ha la libertà di usufruire di tutti gli spazi della casa, compreso il dolce felino di famiglia.
